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LE DIMORE DEL GENIO - walking tour - passeggiata in città
Autore: VIVI Palermo
Data: 09-05-2015

LE DIMORE DEL GENIO - walking tour - passeggiata in città

Percorso guidato tra luoghi sacri, palazzi storici pubblici e privati, vicoli piazze e strade cittadine alla ricerca delle dimore del Genio di Palermo tra storia, mito e leggenda.

DATA:  sabato 9 maggio 2015.
Punto di incontro: Piazza Casa Professa - ore 9:30
Durata : 3 h circa
Quota di Partecipazione: €  10,00 a persona (la quota comprende guida autorizzata, whisper e contributi per i vari siti). 

INIZIATIVA SOLO SU PRENOTAZIONE DA EFFETTUARE ENTRO IL 7 APRILE 2015.

Il Genio di Palermo è una delle più antiche e complesse figure mitologiche della tradizione cittadina ed espressione di una spiritualità popolare antica, probabilmente risalente all'epoca pre-romana.  Il Genio  (dal greco ghenos= nascita e dal latino genius=generatore di vita) era un essere immanente atto a proteggere il luogo, naturale o meno, in cui l’uomo e la sua famiglia dimoravano o si trovavano a vivere: è il Genius loci per l’appunto.
Il Genio è nume ed emblema della Città di Palermo nonchè complementare di Santa Rosalia, eletta dal 1624  sua patrona. E' sempre raffigurato come un vecchio seduto in trono ed incoronato, con la barba divisa in due ciocche ed è accompagnato da un serpente nell’atto di morderlo o di succhiargli il petto e alle volte sormontato da un’aquila o con ai piedi un cane o, ancora, con in mano lo scettro. Nella statua posta all'interno del Palazzo Pretorio ( Palermu u nicu)  ai suoi piedi si legge la scritta: Panormus conca aurea suos devorat alienus nutrit»  (Palermo conca d’oro divora i suoi e nutre gli stranieri), espressione che identifica con la conca  la pianura in cui sorge Palermo (la Conca d’Oro) mentre il  motto  lascia supporre una eventuale discendenza del Genio da Kronos o Saturno,  divinità del tempo e dell'agricoltura, divoratore dei propri figli e simbolo di pienezza e abbondanza.
La simbologia del serpente può assumere altri significati; essendo  associato alla terra e all'acqua, alla fertilità, alla rinascita e al rinnovamento ma anche  a simbolo di prudenza e  di conoscenza per la sua natura oscura e nascosta. Il serpente nutrito dal Genio è indicativo di rinnovamento e di trasformazioni,  anche  grazie alle relazioni con gli stranieri  che nel corso della storia della città furono talvolta conquistatori e talvolta ospiti, produssero commercio, traffici, scambi, rimescolamenti di etnie e matrice di mutamenti culturali.
Le testimonianze del Genio di Palermo disseminate tra le strade e gli anfratti della città sono numerose;  tre le più conosciute vi sono 10 rappresentazioni monumentali, di cui sette sono sculture (con due  fontane),  due sono affreschi ( opere di Vito D'Anna)  e un'altra è un mosaico posto dentro la Cappella Palatina.

Breve descrizione dell'itinerario:
Con l'iniziativa "LE DIMORE DEL GENIO",  andremo a riscoprire alcune opere che testimoniano anche l'evoluzione, nei secoli, della effige del Genio palermitano.
Partendo da piazza Casa Professa, si andrà a conoscere l'affresco settecentesco "Santa Rosalia sconfigge la Peste" realizzato da Vito d'Anna, all'interno della Cappella di S. Rosalia presso la Chiesa del Gesù di piazza Casa Professa. Si continuerà poi per Palazzo Pretorio, sede del potere civico ed amministrativo della città,  per ritrovare "Palermo u nico" e altre sue  figurazioni . Da lì ci si dirigerà verso la via Isnello, dove sorge l'omonimo Palazzo del XVIII conosciuto anche come Palazzo Termine d'Isnello o Palazzo Sant'Antimo al Cassaro. Entreremo a Palazzo per scoprire l'affresco l'Apotesi di Palermo, un atto di ossequio al Genio realizzato sulla volta del salone da ballo dall'artista siciliano Vito d'Anna nel 1760. Sempre a palazzo Isnello ci soffermeremo per un piacevole coffee break  con il padrone di casa, l'artista Fabrice De Nola, autore di alcune opere artistiche multimediali legate alla figura del Genio. Il percorso continuerà poi verso la vicina Piazza Garraffo, all'interno dello storico marcato della Vucciria,  dove ammireremo "Palermo lu Granni",  un'edicola marmorea tardo gotica realizzata nel 1483  dallo scultore Pietro De Bonitate su commissione dei mercanti stranieri residenti nel quartiere. Per concludere, giungeremo a Piazza Rivoluzione  dove troneggia la Fontana del Genio, anticamente detta anche del Genio del Molo o Genio della Fieravecchia. Posizionata al centro della Piazza nel 1687, fu inizialmente l'segno rappresentativo del luogo ove di estendeva il mercato Fieravecchia, poi dal 1848 si tramuto nell'emblema dei palermitani che proprio in quella piazza diedero vita ai moti risorgimentali antiborbonici. Nel 1852,  dopo che i rivoluzionari ammantarono la statua del Genio del tricolore, l'opera  venne spostata nei depositi comunali. Solo dopo il 1860 e con l'arrivo di Garibaldi,  la Fontana del  Genio ritornò in piazza, che si  chiamò  da allora Piazza Rivoluzione. Nel 2009 le Regione siciliana ha inserito il Genio di Piazza Rivoluzione nella Carta regionale dei luoghi dell'identità e della memoria siciliana.  

PER INFO E PRENOTAZIONI :
3384512011/ 3387228775

Info Contatti

Itiner'ars - Associazione Turistico-Culturale
Via Redipuglia, n° 8 Palermo
90144 - Palermo
Palermo - Italia
C.F. / P.Iva: 97224500823
Tel: 338 4512011 - 338 7228775
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